Avevamo già analizzato le criticità del progetto comunale e proposto una soluzione alternativa per il rifacimento di piazza Belloni nell’articolo del 3 marzo. Senza aver ottenuto alcun confronto, ora ci troviamo, a lavori conclusi, a constatare il cattivo risultato di premesse che, fin dall’inizio, sono risultate evidentemente inadatte e non idonee ai bisogni della città e degli Udinesi.
Abbattere i tre gradini avrebbe reso la zona accessibile in modo semplice e attento a preservare il verde dell’area e avrebbe restituito alla città un luogo fruibile da tutti, senza creare inutili distinzioni dove non è necessario. Questo è il modo di agire inclusivo del “design for all” contenuto nella nostra proposta generale.
A prevalere, invece, è stata una concezione vecchia, divisiva e inefficace, incapace di avere una visione complessiva dei bisogni e dello spazio urbano, ormai diventata consuetudine nelle decisioni della Giunta. È stato infatti reso complicato uno spazio con una finta soluzione. La risposta poteva essere semplice, funzionale, lineare e bella anche alla vista, al posto di 13 metri di rampa inutili che rendono l’area brutta e frammentata, non soddisfacendo, per di più, i bisogni e i diritti di tutti i cittadini.
Di seguito, un video di pochi minuti in cui Ivano Marchiol mostra tutto ciò che non ha funzionato in piazza Belloni: dall’impraticabilità evidente delle soluzioni adottate, all’ennesima occasione persa per ridare ai cittadini un luogo verde, sostenibile e fruibile da parte di tutti.