530 mila euro.
Tanti soldi che sarebbero potuti corrispondere a tante possibilità per fare qualcosa di realmente pensato per il benessere della città e degli udinesi.
La scelta, invece, è stata ancora una volta quella di creare un nuovo spazio per le auto e non per le persone: l’Amministrazione Comunale ha deciso di investire sulla costruzione di un nuovo parcheggio nell’area dell’ex Frigorifero. Un’altra esosa opera pubblica che conferma una visione di città ferma al passato, che mette al centro le automobili senza nessuna prospettiva di sostenibilità e inclusione, di cui sono promotori proprio coloro che avrebbero il dovere di rendere Udine accessibile e attenta ai cambiamenti che già avvengono in tante altre città italiane e europee.
Non solo si può recriminare sulla discutibile finalità di questo intervento, ma anche sulla sua progettazione e realizzazione, che rendono questo parcheggio uno spreco, per di più fatto anche male. Gli stalli auto per persone con disabilità sono solo 3 su 109 e nessuno dei tre parcheggi, inoltre, prevede lo spazio di manovra per la carrozzina a lato dell’auto ma solo dietro. Questo significa che se una persona con disabilità viene in autonomia, guidando la macchina, non ha un posto sicuro in cui scendere, ma deve utilizzare lo spazio di manovra e percorrenza delle altre macchine, il che, oltre a essere pericoloso, blocca il transito di eventuali veicoli in entrata nel parcheggio.
Purtroppo c’è di più.
Se la persona con disabilità è il passeggero si è costretti a parcheggiare la macchina contromano e far scendere la persona nello spazio di transito degli altri veicoli, con tutti i problemi e la pericolosità del caso.
Un’alternativa era possibile: sarebbe stato sufficiente mettere i parcheggi per disabili affiancati, immediatamente a destra dopo l’ingresso, oppure nei parcheggi centrali, così da ottimizzare lo spazio di manovra per la carrozzina che sarebbe stato disponibile sia dal lato del guidatore che da quello del passeggero.
Invece, alla fine, non è altro che l’ennesimo esempio di come sia stato (mal) inteso lo spazio urbano.
La monotona prevedibilità di questa Giunta è evidente: da una parte grandi proclami su accessibilità ma, al contrario, opere pubbliche in pieno contrasto con ogni idea di inclusione. Gli esempi sono ovunque e sotto gli occhi di tutti, per citarne solo un paio: le rotatorie senza percorsi ciclabili e la terribile “rampa per handicappati” – citando il Sindaco testualmente – di Piazzetta Belloni. Di fronte all’evidenza, comunque, si ostenta la rivendicazione di una Udine più “green” quando le opere pubbliche e gli investimenti degni di nota riguardano esclusivamente la costruzione di parcheggi e la concessione di maggior spazio alle automobili.
Non importa se non siete riusciti a contare tutti i posti auto, l’importante è accorgersi di come hanno deciso di (mal) organizzare lo spazio e di dove hanno avuto la “brillante” idea di mettere gli stalli per persone con disabilità.
Ora continuiamo con un rapido QUIZ!























