Lavori in corso: viale Cadore

10.08.2022 | Casi urbani, Udine ovest, Verde urbano

Come Spazio Udine siamo stati contattati da esercenti e residenti di viale Cadore per il cantiere in essere, dopo non aver ricevuto risposta dall’amministrazione comunale alle loro legittime richieste di informazioni. In particolare, lo studio di personal training e chinesiologia “SPAZIO MOPO”, il cui ingresso è reso estremamente difficoltoso e addirittura impossibile per alcune persone che lo frequentano, ha chiesto gentilmente “quando finiranno i lavori e quali sono le operazioni di compromesso ideate per far proseguire i suddetti lavori e altrettanto permettere a noi di poter continuare le nostre attività” (cit. mail inviata dal professionista al Comune). Nessuna risposta è ancora arrivata.

La situazione attuale: ritardi, difficoltà, nessuna risposta

I lavori sono in corso da oltre due mesi e che le uniche informazioni che l’esercente è riuscito ad ottenere non provengono dall’amministrazione comunale ma sono quelle che ha potuto chiedere in loco agli operai e al capo cantiere. La risposta è stata: finirà per metà luglio. Ma a luglio per due settimane non si è visto nessuno e i lavori sono rimasti completamente fermi. Ad oggi, nessuna informazione precisa è ancora arrivata dall’amministrazione comunale, nemmeno una risposta alla recente mail mandata dopo le ultime nuove vicissitudini. Di fronte a questa situazione, non rimane loro che porre il tema pubblicamente, sui giornali, per tentare di ricevere l’ascolto e le risposte che sono loro dovute.

Scopriamo assieme qual è la situazione e come potrebbero essere affrontati meglio i lavori in città:

Un pattern di mala gestione

Pare evidente che questo tipo di problemi non sono certo qualcosa di nuovo nei cantieri udinesi e va da sé che le cause non stanno certo negli operai del cantiere stesso ma vanno cercate altrove. Pare evidente di essere di fronte a una sorta di modello disfunzionale che porta disagi, conflitti e problemi che potrebbero essere per larga parte evitati.

Come fare?

Innanzitutto, non avendo paura di coinvolgere la cittadinanza. Le decisioni sullo spazio urbano meritano sempre un particolare impegno nell’ascolto e nel confronto da parte dell’amministrazione pubblica perché incidono direttamente sulla vita di tutti (non solo dei propri elettori) per diversi anni. Inoltre, dopo la decisione su che tipo di lavori fare, la quale sappiamo che difficilmente può accontentare tutti, sarebbe però indispensabile portare a conoscenza di tutta la cittadinanza, in primis quella direttamente coinvolta, un preciso cronoprogramma: quanto tempo impiegheranno i lavori per ogni tratto di strada? E quali procedure sono state previste per garantire gli accessi alle proprie abitazioni e negozi durante i lavori? Quali contatti diretti sono previsti nel caso insorgano problemi? Purtroppo, nei cantieri udinesi non sembra esserci nulla di tutto questo.

Il corretto uso delle risorse pubbliche

A tutto questo si aggiungono i frequenti casi di ritardo nella conclusione dei lavori, rispetto alle dichiarazioni iniziali fatte a mezzo stampa. A volte, si somma anche un risultato dei manufatti che lascia più di qualche perplessità: pensiamo ad esempio allo stato attuale del marciapiede (per rispetto del lettore non possiamo certo chiamarlo “ciclabile”) appena terminato nel tratto finale di via Cividale, nei pressi di San Gottardo. Il comune e i soldi pubblici impiegati trovano adeguata tutela per l’eventuale non buona esecuzione dell’opera e per i ritardi nel suo completamento? C’è stata la dovuta attenzione nella elaborazione degli appalti?

Cosa si potrebbe fare

Una delle carte Spazio Udine del nostro gioco da tavolo riguarda anche questo importante asse viario della città. Deve essere garantito il transito agevole dei mezzi, anche i più grossi, ma la sua sezione amplissima consente un intervento complessivo in chiave contemporanea per concepirlo finalmente come un vero viale cittadino, non solo come una sorta di grande autostrada, come invece accade oggi.

Carta Spazio Udine n. 64 – Asse nord-ovest mobilità dolce

Sui lavori attualmente in corso ci sarebbe molto da dire ma ci riserviamo di farlo al loro termine, per poter valutare in modo più completo e obiettivo il risultato. Al momento, sembrano esserci delle piccole accortezze migliorative ma, nel complesso, pare delinearsi l’ennesima occasione persa. Siamo infatti di fronte a un viale cittadino dalla sezione stradale amplissima che avrebbe permesso un intervento più deciso per rimettere davvero in equilibrio lo spazio pubblico con un risultato bello, sostenibile e duraturo, senza rischiare di ritrovarci fra due anni punto e a capo.

Il nostro Ivano Marchiol assieme a Mattia Murdocco dello studio di training “Spazio Mopo”:

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