Durante le prime due settimane di agosto, insieme all’Ordine degli Architetti di Udine, siamo stati ospiti di ben sei scuole della città che organizzavano i centri estivi per bambini dai 6 ai 10 anni.
In breve, l’attività proposta prevedeva una passeggiata nei dintorni degli edifici scolastici per porre l’attenzione su tutti quegli elementi che costituiscono il paesaggio urbano: marciapiedi, strade, attraversamenti pedonali, cartelli stradali, semafori.
Al termine del percorso, i bambini condividevano le loro osservazioni su ciò che avevano ritenuto più o meno adeguato per un percorso pedonale, rispetto ad accessibilità e sicurezza. Con creatività e inventiva, ognuno ha poi sperimentato con piccoli progetti urbanistici: individuato un luogo, hanno disegnato e creato tutti quegli elementi che ritenevano necessari per organizzare lo spazio.
L’attività è stata accolta sempre con grande entusiasmo, i giovanissimi progettisti si sono immedesimati nella parte e hanno dato libero sfogo a idee diverse, dalle più concrete – come l’aggiunta di panchine, di verde, di postazioni per le biciclette – alle più visionarie.
Aver dato forma e colore alle loro proposte, ha permesso ai bambini di appropriarsi di quello spazio che vivono ogni giorno, di sentire più propria la città, facendo crescere in loro la consapevolezza di essere giovani cittadini e, in quanto tali, meritevoli di essere ascoltati nelle proprie esigenze.
Più alberi per rendere i percorsi pedonali più piacevoli, più ombreggiati, più sicuri; l’aggiunta di elementi per rendere i marciapiedi accessibili a tutti; l’inutilità dei parcheggi fino davanti al cancello di ingresso delle scuole, che priva i bambini di spazio per loro: sono solo alcune delle osservazioni che sono emerse fin da subito da ogni gruppo.
Considerazioni spontanee e quasi banali nella loro immediatezza, eppure le mancanze sono le stesse in diverse zone della città. Soluzioni che nella loro semplicità – che non è banalità – si scontrano con l’effettivo stato dello spazio urbano che ci circonda.
Un’esperienza interessante e arricchente sia per i giovani partecipanti, sia per gli organizzatori: i primi hanno acquisito maggior consapevolezza nell’osservazione attenta dei luoghi che percorrono quotidianamente, i secondi si sono confrontati con la concretezza e la spontaneità delle idee emerse dai piccoli partecipanti.